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Quando poche parole fanno la differenza: il Microcopy.

Parklab STORIES: il nostro blog.

Una o due parole possono fare la differenza, quando si tratta di esperienza utente. Grazie a queste, un potenziale cliente può concludere un acquisto, continuare a leggere, iscriversi ad una newsletter, o no.

Questo è il potere del Microcopy, detto anche UX Writing.

Non è sufficiente sviluppare un sito, una scheda di descrizione prodotto o una brochure perfetta dal punto di vista dello UX design.
Se le parole di Microcopy non sono quelle giuste, le conversioni ne risentiranno.

Microcopy o UX Writing:
la (saggia) alternativa al Lorem Ipsum

Il termine “Microcopy” si riferisce ai piccoli frammenti di testo trovati su siti Web, applicazioni e prodotti, non solo digitali.

Si tratta di frasi pensate per guidare l’utente, creare fiducia, far luce sul contesto e aiutare a raccontare il brand ed il prodotto.

Però, prima di tutto il Microcopy è design.

Le parole costituiscono ancora la spina dorsale della comunicazione, ed è difficile comprendere perché sono spesso relegate agli ultimi 5 minuti di progettazione o, peggio ancora, sostituiti con il Lorem Ipsum.

Alcuni esempi sono:

  • Messaggi di errore
  • Bottoni
  • Didascalie
  • Processing screens e pagine 404
  • Pagine di ringraziamento
  • Istruzioni per completare un’azione
  • I messaggi a norma di GDPR in materia di cookie
  • … e qualsiasi altro testo, spesso trascurato, che influisce sull’esperienza dell’utente

Insomma, il Microcopy è ovunque e non può essere trascurato.

 


Microcopy: a cosa serve?

Scegliere le parole giuste è necessario, visto che aiuta a migliorare l’engagement degli utenti.

Infatti, quella che sembra un’azione da poco conto, ha l’enorme potere di creare una connessione tra user e interfaccia, e di stabilire una comunicazione capace di aumentare le conversioni.

In particolare, serve a:

• Aggiungere emozioni e personalità alla pagina

Permettendo una migliore connessione con l’utente. Una pagina dal Microcopy empatico è utile a far sentire chi legge compreso e a generare fiducia. Poi, si tratta di uno strumento fondamentale per far comprendere il brand, e per questo deve essere coerente e in linea con il Tone of Voice dello stesso.

Ogni parola usata nelle strategie di comunicazione offre l’opportunità di entrare in contatto con l’utente, mettendo in mostra la personalità del brand. Non si può dire di essere un brand “giovane e divertente”, oppure “autorevole e competente”, senza dimostrarlo nella comunicazione.  Allo stesso tempo, non si può scrivere un testo davvero empatico, nemmeno micro, senza conoscere chi sono le proprie personas.

 

• Guidare l’utente

Facendo capire perfettamente cosa deve fare e velocizzando i processi. È il caso dei testi di esempio in form di contatto o di pagamento, che illustrano il formato richiesto per numeri di telefono, date e altre informazioni. Oppure, delle pagine di errore: queste devono evitare di far sentire perso il potenziale cliente, e guidarlo delicatamente verso dove vogliamo noi.

 

Un esempio: per evitare la (quasi onnipresente) frustrazione durante l’impostazione della password, MailChimp elenca i requisiti richiesti per sceglierne una sicura e disattiva quelli che sono già stati soddisfatti man mano che si scrive.
Ciò rende più facile per l’utente sapere cosa modificare per passare facilmente attraverso il flusso.

 

• Generare chiarezza e senso di controllo

Permettendo all’utente di rilassarsi e concludere. Messaggi confusi, spese di spedizione poco chiare e informazioni insufficienti sul processo di acquisto sono fattori che incidono sulle conversioni. Un Microcopy chiaro permette agli utenti di sapere cosa accadrà quando faranno clic su un pulsante, generando in loro un senso di controllo.

È stato calcolato da una ricerca di Nielsen Norman Group  che un testo conciso, con un linguaggio oggettivo e scansionabile, migliora l’usabilità fino al 124%.

 

Basta pensare a quando si digita male un numero del pin della propria carta di credito, al momento di prelevare.
Su cosa bisogna cliccare, per non rifare tutto da capo? Su “Elimina” o su “Cancella”?
Sembra una cosa da niente, ma molti sbagliano, dimostrando l’importanza del Microcopy anche in contesti diversi da pagine web e app.

 

• Stimolare gli utenti tramite Call to Action (CTA)

Se si vuole chiedere agli utenti di svolgere un’attività specifica, come registrarsi, acquistare un prodotto o iniziare una prova gratuita, il giusto testo di Microcopy del pulsante della CTA è utile per indurre gli utenti a eseguire l’azione desiderata.

Come? Anticipando e limitando eventuali dubbi  che l’acquirente potrebbe avere, fornendo messaggi di errore utili e personalizzando il testo in base al contesto e ai dati del cliente.

 

Un esempio è la pagina di Sign Up di Facebook, che dichiara in bella vista che il social network non solo è gratis,
ma lo rimarrà per sempre.

 

• Generare aspettative

Perché la vita moderna è frenetica. Le persone hanno meno tempo (o credono di averne meno). Per questo, prima di impegnarsi in un’interazione in più fasi, devono sapere quanto tempo ci vorrà. È quindi fondamentale impostare le loro aspettative. È il caso delle richieste di preventivo automatizzate o delle app per consegne a domicilio in poco tempo: vale la pena usare un Microcopy che informi l’utente che ci vorranno davvero solo pochi minuti (quanti?).

Ovviamente, per tutto questo è necessario un Microcopy di qualità.

Un testo non coinvolgente, vago e poco chiaro può confondere gli utenti, se non addirittura far perdere opportunità e conversioni.

 


Lo stile è importante

Un buon testo di UX Writing, o Microcopy, deve avere alcune caratteristiche.

Per prima cosa, deve essere conciso, senza perdere la capacità di trasmettere il significato voluto.

Se il testo si sviluppa in più blocchi, questi devono essere sempre brevi ed essenziali, senza tecnicismi, e connessi tra loro.

Devono contenere solo i dettagli fondamentali e, se necessario, utilizzare disclosure per fornire informazioni addizionali. Questo è fondamentale soprattutto per testi pensati per essere visualizzati su mobile.

 

Ma non solo.

 

Dal punto di vista del verbo, in un buon testo di Microcopy questo dovrebbe essere al tempo presente e sempre positivo (invece di “non voglio”, meglio usare “voglio”, per esempio), semplice e specifico. È importante ricordare che, visto che una delle principali funzioni del Microcopy è generare chiarezza, bisogna evitare verbi ed indicazioni troppo generici. L’utente deve sempre sapere cosa accadrà, cliccando su un determinato elemento.

Per quanto concerne la struttura logica della frase, quando questa descrive un obiettivo e l’azione necessaria per raggiungerlo, è meglio iniziare con l’obiettivo. Per esempio, “Per visualizzare la foto, fai click qui”. Obiettivo, azione.

Poi, il linguaggio usato deve essere coerente con l’ identità del brand e il suo Tone of Voice (per questo è utile sviluppare delle linee guida) e con l’ambito di utilizzo dello stesso.

Per ultimo, è fondamentale coordinare la grafica e il Microcopy, per dar vita ad un prodotto finale coerente e per associare, se necessario, elementi grafici per aiutare la comunicazione testuale.

Per esempio, il testo stesso può migliorare la comprensione della pagina e la sua effettività se usato con font appropriati ed in modo coordinato con il resto della struttura.

Poi, spesso sarà necessario abbinare foto o altri elementi grafici, per rendere più comprensibile il tutto.

 

Nel mondo reale non sempre il Microcopy perfetto lo è davvero.

Mettere in pratica tutto questo richiede pazienza, capacità di adattamento e creatività. Infatti, non sempre quello che dovrebbe funzionare funziona.

Come per tutti gli aspetti, anche il Microcopy spesso utilizza i test A/B. Questi permettono testare simultaneamente due versioni (A e B, ma anche di più) di un testo per determinare quale è più efficace nel raggiungimento del tuo obiettivo.

Non solo in termini generali, ma anche con riferimento ai dati demografici (sesso, età), all’area geografica, al tipo di browser o di dispositivo, per esempio.

Svolgere questo tipo di prove non è un compito semplice: non vanno valutati sono i risultati istantanei, ma anche le ragioni dietro a questi, gli obiettivi da raggiungere e l’impatto a lungo termine sul business (positivo o negativo).

Proprio per questo, è utile affidarsi a professionisti.

Fonte uxdesing.com

Conclusioni

Come abbiamo brevemente visto, i vantaggi di un efficace Microcopy o UX Writing sono sostanziali.

Dal punto di vista dell’utente, genera un maggiore coinvolgimento degli utenti, sviluppa un senso di fedeltà al marchio, aumenta la fiducia e migliora l’esperienza di prodotto, rendendola fluida.

Per il business, invece, rappresenta un’occasione da non sprecare per non perdere leads e conversioni, per fare spiccare i propri prodotti in un mercato sempre più competitivo e per rafforzare la propria brand identity.

Però, la sua importanza sta crescendo giorno dopo giorno. Infatti, il panorama delle interfacce si sta espandendo.

Tra comunicazioni vocali e realtà virtuale ed aumentata, i negozi, l’architettura e il design hanno sempre più punti di contatto con l’utente finale.

Tuttavia, si tratta di interazioni non naturali per l’esperienza umana, e che pertanto devono essere apprese.

Il Microcopy è lo strumento che permette il processo di apprendimento, guidando le interazioni iniziali del prodotto e dando agli utenti la sicurezza di navigare attraverso l’intuizione.

Il Microcopy è il futuro, e bisogna rendersene conto.

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