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Consigli per la stesura del calendario editoriale dello studio legale

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Il calendario editoriale è una parte fondamentale della strategia di comunicazione di uno studio legale.

Per calendario editoriale si intende l’agenda, il palinsesto dei contenuti che lo studio o il singolo professionista del diritto vuole produrre e distribuire al proprio pubblico, mediante il proprio blog, i social networks e anche altri canali media.

La stesura di un calendario coerente, costante e utile, cioè basato sulle necessità del target, è fondamentale per poter:

  • Controllare ciò che compare nei risultati di Google, ma non solo, a proposito dello studio e/o del singolo professionista;
  • Rafforzare la correlazione tra lo studio e/o il professionista e specifiche aree di competenza ed expertise.

Però, come si fa?

 

La stesura del calendario editoriale per uno studio legale: alcuni consigli su come fare.

Prima di prendere carta e penna (o meglio, aprire il computer e iniziare a scrivere) è fondamentale rispondere a una domanda: qual è l’obiettivo del piano editoriale?

La risposta non è uguale per tutti.

Gli obiettivi di un piano di comunicazione possono variare.

Per esempio, agli inizi sarà necessario farsi conoscere, costruendo una reputazione sul web. Poi, questa reputazione andrà conservata. Ma non solo. Awareness, interazioni, nuovi leads, nuovi clienti sono tutti obiettivi validi da porsi.

 

Gli obiettivi di un calendario editoriale di una law firm devono essere specifici, raggiungibili, misurabili, basati sul proprio target e definiti nel tempo.

 

Poi, si può iniziare a scriverlo, basando il suo contenuto su questi cinque concetti chiave:

  1. Il target;
  2. La cadenza sostenibile di creazione e pubblicazione;
  3. La corretta scelta dei canali da usare;
  4. I temi da trattare (e la necessaria coerenza di questi);
  5. La varietà di strumenti a disposizione.

 

Il target.

Ogni contenuto previsto nel piano editoriale per uno studio legale deve essere pensato per essere utile ed interessante per il target di riferimento. Quindi, è indispensabile individuare la propria audience, che deve includere anche i clienti (passati e presenti) dello studio legale, ma non solo. Individuando correttamente il target, si potranno anche determinare e anticipare temi di interesse formativo e informativo.

 

La cadenza.

Per poter continuare a creare e pubblicare contenuti di qualità nel tempo è importante che gli sforzi per farlo non siano eccessivi. Però, esistono alcuni escamotage che possono aiutare a rendere ragionevole anche la fatica di produrre contenuti regolarmente.  Per esempio, avere sempre una scorta di contenuti pronti da riproporre in caso di mancato rispetto delle scadenze, ma anche avere uno schema su come confezionare i vari tipi di contenuto velocemente. Per esempio, disporre di template, ma anche di una lista di regole da rispettare quando si scrive, si registra un podcast o si realizza un video

 

I canali.

Per finire, nella stesura di un calendario editoriale è anche importante valutare bene i canali mediante i quali veicolare i contenuti. Dal sito internet ai social media, ognuno di questi canali si rivolge a un pubblico lievemente differente, con un linguaggio proprio e risultati sperati diversi.

 

I temi.

Per scrivere un buon calendario editoriale per uno studio legale o per un singolo avvocato è fondamentale anche identificare gli argomenti da trattare. Per questo, bisogna avere ben chiari i reali interessi dell’audience. Non solo: i temi scelti, e la coerenza con questi, dipendono anche dagli obiettivi dello studio. Per esempio, creare o consolidare la reputazione in un settore specifico del diritto.

 

Gli strumenti.

Nella stesura di un calendario editoriale per uno studio legale non bisogna limitarsi ad un solo mezzo di comunicazione (come gli articoli). La diversificazione è fondamentale, seppur va usata con cautela. Infatti, è importante decidere quale strumento è il principale e individuare anche un paio di altri secondari. Podcast, video, eventi, webinars sono tutti strumenti utili! 

Tra i principali strumenti da utilizzare in un calendario editoriale per lo studio legale troviamo:

  1. Il commento agli ultimi aggiornamenti normativi, sia mediante scritti che video (ma non solo! Questo tipo di contenuto si presta molto bene anche al podcast). A seconda del taglio che si vuole dare al commento, per esempio scegliendo un punto di vista più tecnico o più pratico, si può adattare anche a non esperti di diritto. È utilissimo per trasmettere un’idea di competenza.
  2. I contenuti prodotti a partire da articoli del blog. Questa strategia, nota come “content repurposing”, è usata tra i professionisti del content marketing per generare contenuti a partire da una sola fonte proprietaria. Tra le fonti più usate troviamo i blog post, ma non solo. Un report annuale, la registrazione di un seminario di formazione sono tutti strumenti utilissimi. Riadattando il contenuto per diversi canali di comunicazione, modificandolo come necessario, si riesce ad allungare il ciclo di vita di un contenuto, dando vita ad una comunicazione estremamente coerente e basata su uno sforzo ridotto.
  3. Nel settore legale, possono funzionare bene anche le video interviste dove i professionisti che lavorano nello studio condividono con il pubblico pareri e best practice nei vari ambiti di specializzazione. Dare un volto alle persone è una delle migliori tecniche per farsi conoscere e aumentare l’awareness di clienti attuali e potenziali.
  4. Se tra gli obiettivi del proprio calendario editoriale per studi legali e law firm, ma anche di singoli avvocati, si trova la creazione di canali di networking, così come la creazione di lead di valore, è importante non tralasciare i webinar. Questi sono spesso indirizzati ad altri esperti del settore, ma non solo. Per esempio, possono rivolgersi ad aziende di settori specifici. In futuro, potrebbero essere (in parte) sostituiti da appuntamenti dal vivo.
  5. Molto utili sono anche i post di Q&A (cioè il formato “domanda e risposta”). Questi sono perfetti per anticipare e rispondere alle domande più comuni poste dai potenziali clienti. Se non si una enorme ha esperienza previa, queste domande possono essere ricavate in altri modi, per esempio verificando i trend di ricerca su Google.
  6. Se lo studio legale decide di inserire la gestione social media nel proprio calendario editoriale, soprattutto quelli non rivolti ai professionisti (per esempio, LinkedIn) può essere simpatico mostrare il lato umano dello studio. Per esempio, mediante la produzione di stories su Instagram dedicate alla quotidianità in studio. Si tratta di un modo molto efficace per trasmettere il lato umano dei professionisti che lavorano nella law firm, generando empatia. Ovvio, la scelta di questo canale comunicativo dipende dal proprio target di riferimento.
  7. Per finire, un formato di contenuto da inserire nel calendario editoriale di uno studio legale sono i sondaggi. Questi sono utili per per aumentare l’engagement del proprio pubblico, ma anche per saperne di più sui loro gusti. Insomma, si tratta di un contenuto utile di per sé, ma anche importante per poter generare post, stories e articoli, per esempio, sempre più mirati.

 

Per concludere.

Il calendario editoriale di uno studio legale è uno strumento che permette gestire la comunicazione in modo strutturato.

Per costruirlo, è necessario chiedersi, per prima cosa, quale obiettivo si prefigge. Ma non solo.

Infatti, sarà anche necessario procedere con l’identificazione del target, della cadenza di distribuzione, con la scelta dei canali e degli strumenti da usare, oltre che con l’individuazione dei temi da trattare. Ti segnaliamo anche una guida dedicata al tono di voce per studi legali.

Tra gli strumenti più utili, troviamo formati molto diversi tra loro. Per esempio, i webinars, perfetti per la lead generation e per il networking, ma anche le storie di Instagram, se è necessario umanizzare lo studio e generare empatia nel proprio pubblico. Non esistono strumenti sbagliati a priori da inserire nel calendario editoriale di uno studio legale, neppure i social media, tutto dipende dal caso specifico!

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